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Mitteilung

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menace pour la survie de beaucoup d'en-

treprises et elles auraient inéluctablement

entraîné des suppressions d'emplois.

Heureusement, l'opposition organisée a

amené le SECO à une remise en ques-

tion critique de la demande de DFO et

de ses arguments. Les demandeurs

n'étaient plus en mesure de justifier des

critères exigés de manière cohérente

et ils ont retiré leur demande en mai

2017 sans remplacement. COPYPRINT-

SUISSE est persuadé que, sans les

interventions, la force obligatoire de la

convention collective aurait été accep-

tée. Mais l'association doit aussi rester

vigilante à l'avenir afin de conjurer le

danger qui menace notre branche!

Die

Farbe

ins Zentrum gerückt

Die Farbigkeit unserer neuen

bizhub PRESS C71hc

: rein, brillant und unglaublich lebendig.

L’associazione viscom mantiene da decenni un contratto collettivo di lavo-

ro (CCL) con i sindacati syndicom e Syna, che ha una grande ripercussione

sull’autonomia aziendale ed è vincolante per tutti i membri viscom. Duran-

te le trattative per il nuovo CCL per il periodo 2016 - 2018 è stato deciso dalle

parti sociali di richiedere una obbligatorietà generale (AVE) del CCL per l’in-

tero settore grafico presso la segreteria statale per l’economia SECO, che

apporterebbe anche delle dirette conseguenze nelle aziende riprografiche.

La Presidenza di COPYPRINTSUISSE

ha appreso alla fine del 2015 della ri-

chiesta di AVE prevista ed è subito in-

tervenuta presso l’ufficio professionale

del settore grafico, che si compone di

rappresentanti di viscom e dei sindaca-

ti coinvolti. La richiesta di un colloquio

e dei regolamenti di eccezione per le ri-

prografie sono state rifiutate senza for-

nire una motivazione. La domanda per

l’obbligatorietà generale è stata inoltra-

ta dall’ufficio professionale del settore

grafico nel marzo 2016 presso la segre-

teria statale dell’economia SECO.

COPYPRINTSUISSE è stata pertanto

costretta a presentarsi presso la SECO,

per impedire una pubblicazione nel

Foglio ufficiale svizzero di commercio

FUSC. Poiché un’obbligatorietà gene-

rale del CCL avrebbe una grande riper-

cussione sull’intero settore grafico,

sono stati trovati subito degli oppositori.

L’associazione dell’industria grafica

VSD e l’associazione dei media svizze-

ri hanno potuto vincere la campagna di

opposizione.

Ogni associazione è intervenuta per

iscritto con validi argomenti contro

un’AVE presso la SECO. COPYPRIN-

TSUISSE ha inoltre espresso le pre-

occupazioni del settore grafico ed in

particolare della riprografia presso il

direttore del dipartimento di economia

e consigliere federale Johann Schnei-

der-Ammann, che ha redatto un salu-

to alla nostra lettera di anniversario.

Molte disposizioni del CCL avrebbero

minacciato l’esistenza di numerose

aziende e portato senz’altro a delle ri-

duzioni di personale.

Fortunatamente l’opposizione orga-

nizzata ha portato la SECO ad un’a-

nalisi critica della richiesta dell’AVE e

dei suoi argomenti. I richiedenti non

hanno potuto comprovare validamen-

te i criteri richiesti e pertanto in mag-

gio 2017 hanno ritirato la domanda.

COPYPRINTSUISSE è convinta, che

senza un intervento, si sarebbe arri-

vati ad un’obbligatorietà generale del

contratto collettivo di lavoro. L’asso-

ciazione deve tuttavia anche in futuro

rimanere vigile, per evitare pericoli al

nostro settore!

Contratto collettivo di lavoro

per il settore delle arti grafiche